Foto: Ecker/Archiv


Quando Davide batte Golia

Dato che questa rubrica si intitola “Le grandi partite del Bayern”, chiunque vi arrivi si aspetterebbe di trovare cronache e racconti di partite storiche che hanno portato a grandi vittorie…

In effetti è così, qui si parla di finali di Champions League, di titoli vinti, di trionfi indimenticabili… ma lo sport offre anche il rovescio della medaglia, e ogni tanto capita, girando appunto la nostra ideale medaglia, di trovare anche sconfitte incredibili che proprio per la loro imprevedibilità sono entrate anch’esse nella storia.

La partita di cui parliamo è sicuramente presente non solo nella memoria di tutti i tifosi del Bayern che l’hanno vissuta, ma di tutta la Germania calcistica che il 14 agosto 1994 ha assistito incredula ad un evento del tutto impronosticabile: nel primo turno della Coppa di Germania il piccolo TSV Vestenbergsgreuth elimina il grande Bayern Monaco.

Siamo all’inizio della stagione 1994/1995; il Bayern si presenta al via da campione in carica e presenta in panchina la grande novità di uno degli allenatori più vincenti di Italia: Giovanni Trapattoni.

L’avversario è il TSV Vestenbergsgreuth, che gioca nella Regionalliga Süd (la nostra serie C) ed è l’espressione calcistica di un paesino di 1500 anime a circa 50 km da Norimberga.

Il sorteggio stabilisce che si debba giocare in casa del Vestenbergsgreuth e, dato che lo stadio locale può ospitare 6000 persone, la sede della partita viene fissata al sicuramente più adatto Frankenstadion di Norimberga.

Il fischio di inizio viene dato alle 20:15 del 14 agosto dal Dr Markus Merk (in Germania ci tengono molto ai titoli); il Bayern si schiera con la sua formazione tipo e il Vestenbergsgreuth pure, anche se – ovviamente – la notorietà degli interpreti è abbastanza diversa.

Parte forte il Bayern: dopo neanche un minuto di gioco, cross pericoloso di Jorginho ma il portiere del Vestenbergsgreuth, l’elettricista Ralf Scherbaum, fa buona guardia e blocca.

Il Bayern domina e produce occasioni in serie.

Al 18°, Helmer serve bene Marcel Witeczek, ma l’attaccente del Bayern di origine polacca mette fuori da buona posizione.

Al 33°, buona occasione per Jean Pierre Papin, appena prelevato dal Milan, ma il portiere Scherbaum sventa con una parata da campione.

Al 38°, conclusione da dentro l’area di Mehmet Scholl, ma ancora una volta Scherbaum si supera e dice no.

Al 40°, altra occasione per Papin, ma la conclusione è fiacca.

Come si dice in questi casi?

Gol sbagliato, gol subito?

E’ la dura legge del gol?

Fatto sta, che al primo vero tentativo il TSV Vestenbergsgreuth passa in vantaggio.

Al 43° Wolfgang Hüttner, di professione impiegato, si libera in maniera molto energica (forse anche troppo) di un difensore del Bayern, effettua un cross dalla destra su cui si avventa il meccanico industriale Roland Stein che di testa fa secco Oliver Kahn.

Si va quindi al riposo sull’incredibile risultato di TSV Vestenbergsgreuth 1 – FC Bayern München 0.

Trapattoni cambia subito il centrocampista Dietmar Hamann col pari ruolo Markus Schupp, ma la prima occasione del secondo tempo è ancora per i “padroni di casa”  con Hüttner che al 50° tira a colpo sicuro e costringe Scholl al salvataggio sulla linea.

Al 53° Trapattoni si gioca il secondo e ultimo cambio (in quel periodo si potevano cambiare solo due giocatori di movimento) e butta nella mischia l’attaccante colombiano Adolfo Valencia, detto “El treno” per le sue doti di velocità, che in Germania, a dir la verità, si sono viste abbastanza poco.

Al 58° nuova occasione per il Bayern, ma il portiere Scherbaum è in trance agonistica e respinge il tiro di Papin.

Al 61° mischia furibonda sulla linea di porta del Vestenbergsgreuth; dopo un batti e ribatti il meccanico Harry Koch spazza via e sventa la minaccia.

Al 69° si rifanno vivi i ragazzi del Vestenbergsgreuth: lo studente Harry Ebner lasciato solo in area colpisce di testa e mette fuori di poco.

Seguono venti minuti in cui il Bayern non riesce più a impensierire la porta degli avversari, i quali continuano a difendere con ordine non rinunciando comunque a proporsi in avanti. Emblematici, in questo senso, i cambi di coach Paul Hesselbach che non solo evita di imbottire la squadra di difensori, ma mantiene inalterato l’assetto della squadra mettendo in campo un centrocampista e addirittura un attaccante.

Nel finale, ovviamente, il Bayern tenta il tutto per tutto: all’87° tiro da fuori di Jorginho con il solito Scherbaum che salva il risultato.

L’assalto disordinato dei rossi favorisce il gioco di rimessa del Vestenbergsgreuth con il poliziotto Werner Pfeuffer che prende l’esterno della rete da buona posizione e con lo studente Harald Ebner che, dopo essersi bevuto Lothar Matthäus, tira di poco a lato.

Al 93°, ultima occasione per il Bayern: Papin alza un pallonetto che scavalca Scherbaum, ma il provvidenziale intervento dell’elettricista Bernd Lunz evita il pareggio e consente al TSV Vestenbergsgreuth di scrivere la storia.

Risultato finale: TSV Vestenbergsgreuth 1 – FC Bayern München 0.

Il dopo partita

Ovviamente, dopo un risultato del genere, fioccano dichiarazioni di ogni tipo e da ogni parte.

Onesta l’autocritica del capitano del Bayern Lothar Matthäus:

“Ora dobbiamo convivere con la vergogna”

Giovanni Trapattoni, che non poteva avere debutto peggiore sulla panchina del Bayern, è laconico:

“Loro hanno giocato una partita molto disciplinata e su uno dei tre contropiedi nel primo tempo sono riusciti a segnare un gol. Siamo stati più incisivi nel secondo tempo, ma non abbastanza e le nostre occasioni sono arrivate più per caso che per abilità nostra”.

L’allenatore del miracolo Paul Hesselbach guarda addirittura avanti:

Non credevo a questa impresa, ma in fondo ci speravo per il modo in cui la squadra ha lottato e seguito alla perfezione il piano tattico. Adesso però non festeggiamo troppo perché tra due giorni e mezzo abbiamo la prossima partita di Regionalliga ad Augsburg”.

Il presidente del TSV Helmut Hack, che era già contento di affrontare i Rekordmeister, dichiara:

“Un sogno si è avverato. Indescrivibile, incredibile, questo risultato va oltre la mia immaginazione; volevo che fosse una festa per il calcio – e ora abbiamo anche eliminato i campioni. “

La stampa tedesca sghignazza; la Bild titola in prima pagina:

“Bayern, ah ah ah!”

e ironizza sulle lezioni di tedesco di Trapattoni:

“Giovanni Trapattoni ha imparato finora tre parole di tedesco:

Danke, Bitte e Vestenbergsgreuth.”

e poi, infine, affonda il colpo:

“La vergogna del Bayern. Troppo arrogante, troppo presuntuoso e troppo pigro!”

La stagione del Bayern non proseguirà molto meglio; Giovanni Trapattoni non riuscirà a dare la sua impronta alla squadra, che, anzi, dopo la calorosa accoglienza iniziale, parve perdere la fiducia nel tecnico italiano.

Qualche infortunio di troppo, inoltre, costrinse il Bayern ad una stagione abbastanza anonima terminata al sesto posto a sei punti (allora la vittoria valeva solo due punti) dal Borussia Dortmund.

E il Vestenbergsgreuth?

Il Vestenbergsgreuth innanzitutto si prenderà il lusso di superare anche il secondo turno di coppa, sommergendo per 5-1 il FC 08 Homburg per poi fermarsi agli ottavi di finale solo ai rigori davanti al ben più quotato VfL Wolfsburg.

In Regionalliga, invece, i ragazzi di Paul Hesselbach chiuderà al quinto posto.

Al termine della stagione successiva 1995/1996, per ragioni finanziarie, il TSV Vestenbergsgreuth si fonderà con il SpVgg Fürth; la nuova società si chiamerà SpVgg Greuther Fürth e raggiungerà la promozione in Zweite Liga.

Nel 2007 verrà fondata una nuova società con il nome TSV Vestenbergsgreuth che al momento milita nel campionato dilettanti Kreisklasse 1.

Su una pagina del sito della società, però, insieme ai vari successi nelle leghe minori, viene citata anche quella storica vittoria del 14 agosto 1994 contro il Bayern Monaco.

 

 


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